All'inizio del 1993, a Camaçari, una nuova amministrazione comunale iniziava la propria gestione quadriennale. Nell'occasione, si tenne un incontro di preghiera ecumenica, nel corso del quale Paolo rivolse questa esortazione.  

 

Fratelli,

Oggi, eletti dal voto popolare, voi assumete l'amministrazione del municipio di Camaçari. Il popolo vi ha dato fiducia, aspetta molto da voi, ma ricordatevi: un giorno questo stesso popolo vi giudicherà.

Oggi voi ricevete una missione. La Parola di Dio offre orientamenti per la vostra azione. "Come sapete, quelli che pensano di essere sovrani dei popoli comandano come duri padroni. Le persone potenti fanno sentire con forza il peso della loro autorità. Ma tra voi non deve essere così. Anzi, se uno tra voi vuole essere grande si faccia servo di tutti" (Mc 10, 42-43).

Siete stati scelti per servire la gente, per prendere cura dei suoi interessi, soprattutto degli interessi dei più poveri, degli emarginati, di quelli che non hanno né voce né partecipazione. Ricordate che i ricchi, i potenti hanno già molti amici e protettori.

Ricordate che, più importanti della città con le sue strade, piazze, edifici e spiagge, sono i cittadini che vi hanno eletti e che vi giudicheranno.

Gesù, vedendo la città di Gerusalemme, pianse su di essa (Lc 19, 41). Oggi Gesù guardando Camaçari non ha molte ragioni di gioia...

Noi, la gente di Camaçari, speriamo che diate priorità all'educazione, dalla scuola infantile alle secondarie, prima di pensare all'Università, dato che le basi sono le più importanti. Priorità all'educazione significa investire nei maestri, perché ricevano un salario decente e siano aggiornati; investire nella qualità dell'insegnamento e non permettere che gli interessi dei politici (o meglio dei politicanti) continuino a comandare nell'educazione di Camaçari.

Speriamo che investiate nella salute, fisica e mentale, che investiate sempre di più nella salute preventiva, principalmente per le gestanti, i bambini, gli alunni, i lavoratori. Speriamo che termini lo scandalo di un ospedale, costruito secondo i criteri più avanzati per un funzionamento moderno e adeguato, ma che continua a prestare servizi precari. Speriamo che ci sia una preoccupazione reale per la difesa della salute della popolazione di Camaçari e in favore dell'equilibrio ecologico, ambedue gravemente compromessi dalle industrie impiantate nel territorio del comune. Ricordate che siete stati scelti dal popolo di Camaçari e non dai dirigenti del Polo Petrolchimico.

Speriamo che investiate nel sociale, non in modo paternalista ed elettorale, ma rispettando la gente, aiutandola a rafforzarsi e a costruire la propria storia, secondo il vecchio detto: invece di offrire un pesce, insegnate a pescare. Speriamo che diate importanza alle associazioni degli abitanti, rispettandole, anche quando non appartengono ai vostri partiti.

In ossequio alla legge organica del Municipio, speriamo che sia installato l'Ufficio della Donna.

Speriamo che rispettiate le tradizioni della nostra gente, nelle sue feste e non mettendo al primo posto gli interessi di un turismo che distrugge i nostri valori culturali.

Speriamo che valorizziate i contadini e i pescatori, aiutandoli a commercializzare i loro prodotti, fornendo loro sementi e concime. Speriamo che gli insediamenti dei lavoratori della campagna nelle terre loro consegnate siano realizzati in collaborazione con il Sindacato dei lavoratori rurali. È giusto ricordare che Camaçari non è soltanto la città e le spiagge, ma è anche i villaggi con le loro tradizioni di agricoltura e di pesca.

Ricordatevi del trasporto pubblico nella città, nei villaggi e anche della sicurezza dei cittadini.

Speriamo che il denaro pubblico, prodotto dal sudore e dal sangue del nostro popolo, sia usato per servire agli interessi del popolo e non per la propaganda dell'amministrazione e il finanziamento degli interessi politici.

Speriamo che gli impiegati pubblici sentano l'orgoglio di lavorare nel municipio, a servizio della gente: che ricevano un salario giusto. Ricordate le parole dell'apostolo Giacomo: "Voi non avete pagato gli operai: questa paga rubata ora grida al cielo, e le proteste sono arrivate fino agli orecchi di Dio, il Signore Onnipotente" (Giac. 5, 4).

Speriamo che consideriate come un aiuto le critiche che vi saranno rivolte e che i critici non siano per questo discriminati.

So che questa vostra missione non sarà facile. Tutti noi che siano qui, vogliamo aiutarvi. La Comunità cattolica di Camaçari, seguendo l'esempio dei suo patrono, San Tommaso di Canterbury, chiede e continuerà a chiedere le benedizioni del Signore, perché facciate un buon governo. Essa si impegna, in un atteggiamento di rispetto e senza preconcetti, ad aiutarvi, ma continuerà ad alzare la sua voce, quando si renderà conto che i diritti del popolo non sono rispettati, dato che è cosciente della sua missione di essere "sale della terra e luce del mondo" (Mt 5, 13-16).

Auguriamo che, di qui a quattro anni, possiate dire: abbiamo compiuto la nostra missione, usciamo meno ricchi in denaro e in beni, ma ricchi in amicizia e onestà. Che la vostra amministrazione, indipendentemente dal risultato delle future elezioni, termini il giorno 31 dicembre 1996, con tutti gli impegni rispettati, fino all'ultimo giorno di governo.

Quello che desideriamo è che facciate un buon lavoro, a servizio del popolo di Camaçari.